Sulla partecipazione di Y.G. Ambrazevich agli eventi dell’Associazione Carità Politica
15.10.2025 г.Il 15 ottobre 2025, l’Ambasciatore della Repubblica di Belarus presso la Santa Sede, Yuri Ambrazevich, ha preso parte agli eventi organizzati dall’Associazione “Carità Politica” nell’ambito delle celebrazioni dell’Anno Giubilare del Cristianesimo in Vaticano.
Nota informativa: L’Associazione “Carità Politica” è un’organizzazione cattolica internazionale con sede in Italia, strettamente associata alla Santa Sede. Fondata con lo scopo di promuovere il dialogo, la solidarietà e l’etica nella vita politica e sociale, tra i suoi obiettivi principali vi sono lo sviluppo di una cultura della responsabilità politica, il rafforzamento degli orientamenti morali nella politica internazionale e la promozione della cooperazione tra i popoli sulla base del rispetto reciproco e dei valori spirituali.
Dal 13 al 15 ottobre 2025 si è tenuta in Vaticano la conferenza internazionale “Religione e diplomazia”, organizzata dall’Associazione “Carità Politica”. Alla discussione hanno preso parte rappresentanti dei dicasteri della Segreteria di Stato della Santa Sede, ambasciatori di Stati esteri, rappresentanti di organizzazioni internazionali, esponenti del mondo culturale e accademico, nonché dirigenti d’impresa.
Uno degli eventi più significativi è stato l’intervento dell’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato della Santa Sede. Nel suo discorso ai partecipanti della conferenza, egli ha illustrato la posizione della Santa Sede sui principi della diplomazia vaticana, basata innanzitutto sui precetti religiosi del Cristianesimo e sul conseguente impegno per la giustizia, la promozione di una pace duratura e lo sviluppo attraverso il dialogo continuo con tutte le parti interessate.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore della Belarus ha posto l’attenzione sulla necessità di creare un nuovo sistema di governance globale, capace di rispondere adeguatamente alle attuali sfide mondiali in ambito di sicurezza, ecologia, sviluppo economico e sociale. Come ambito d’impegno comune per i rappresentanti della diplomazia tradizionale e delle autorità religiose, è stata proposta l’introduzione di basi etiche condivise, fondate sulle somiglianze tra i principi fondamentali delle grandi religioni del mondo, nonché il ritorno nel discorso internazionale ai concetti di responsabilità e doveri — quali elementi fondamentali di una nuova etica globale, da affiancare e bilanciare rispetto all’eccessiva enfasi sull’individualismo e, in particolare, sui diritti umani.
Nell’ambito degli eventi giubilari in Vaticano, l’Ambasciata della Belarus ha inoltre preso parte alla mostra d’arte internazionale intitolata “Il Volto del Futuro”. L’obiettivo del progetto era riflettere, attraverso l’arte, l’evoluzione delle speranze e delle visioni del mondo dell’umanità, e sottolineare l’importanza della bellezza come linguaggio universale di dialogo e pace tra i popoli.
Secondo l’idea degli organizzatori, mostre simili si terranno ogni 25 anni, in occasione degli Anni Giubilari. Il primo evento di questo tipo si è svolto in Vaticano nel 2000.
La Repubblica di Belarus è stata rappresentata alla mostra da due artisti:
Yulia Tereshko con il dipinto “Le mani” (curatore: Alexander Zinkevich);
Fyodor Shurmelev con l’opera “Il nido” (curatrice: Ekaterina Yakovlevna Königsberg).

Le opere dei maestri bielorussi hanno suscitato vivo interesse nel pubblico e sono state accolte calorosamente dal pubblico internazionale.
Il dipinto “Le mani” di Yulia Tereshko ha profondamente toccato gli spettatori per la sua simbologia della fede, della cura, della creazione e della forza — particolarmente rilevante nel contesto dell’attuale frammentazione della comunità mondiale.
A sua volta, “Il nido” di Fyodor Shumelev, attraverso una tecnica più diretta e immagini politiche, ha ricordato l’importanza della memoria storica, della riflessione sul passato e della necessità di evitare la militarizzazione del presente.
Entrambe le opere non solo riflettono la visione artistica individuale degli autori, ma costituiscono anche una risposta visiva alla realtà internazionale contemporanea, segnata dalla ricerca di stabilità, sicurezza e orientamenti umanistici.